UNIONE DI COMUNI: LA LIGURIA

Da IL SECOLO XIX, edizione di Genova, del 17/09/2014

Le parole d’ordine sono associazionismo e gestione comune dei servizi. Ruota attorno a Il futuro prossimo dei piccoli comuni, quelli con meno di 5 mila abitanti (in Liguria sono 183 su 235, il 78%) dipenderà dalla gestione comuni dei servizi fondamentali. La legge prevede per i piccoli comuni come Tovo San Giacomo di associare entro la fine del 2014 le 9 funzioni essenziali (finanziaria, catasto, urbanistica, trasporti, servizi sociali, rifiuti, polizia locale, edilizia scolastica, protezione civile): non si non si parla dunque di una fusione tra più comuni con la conseguente scomparsa di ogni tipo di autonomia in quanto tutti gli enti continueranno ad esistere e a mantenere  intatte la loro identità.

Le strade possono essere o proceder con l’Unione dei comuni o "limitarsi" a completare le convenzioni. L’obiettivo di gestire assieme le vari funzione è quello di ridurre i costi attraverso le economie di scala. È più dispendioso, infatti, avere per ogni piccolo comune un corpo di polizia locale o una gestione singola per la raccolta dei rifiuti.I comuni che si associano in Unioni, inoltre, hanno anche la possibilità di accedere a bandi e fondi europei e di utilizzare le risorse al di fuori del patto di stabilità.
 
In Liguria al momento si sono costituite tre Unioni di comuni: Valle Stura, Valle Scrivia e Golfo Dianese che interessano 19 comuni. 

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