PERCHÉ LA CASETTA DELL'ACQUA?


L'Italia detiene il primato europeo di consumo di acqua minerale in bottiglia: ogni anno ne consumiamo 194 litri a testa. Un'anomalia tutta italiana: nel 2008, gli italiani ne hanno acquistati 12,5 miliardi di litri (Rapporto Beverfood; 2009-2010). Siamo al terzo nella classifica mondiale, dopo Emirati Arabi (260 litri all'anno a persona) e Messico (205).

La confezione (in bottiglie di plastica) e il trasporto (principalmente su gomma) dell'acqua minerale hanno enormi ripercussioni sull'ambiente, in termini di emissioni di gas serra e di rifiuti prodotti: 12,5 miliardi di litri di acqua in bottiglia comportano l'uso di circa 365 mila tonnellate di PET, un consumo di 693 mila tonnellate di petrolio e l'emissione di 950 mila tonnellate di CO2 equivalente in atmosfera. In Italia mediamente solo il 35% degli imballaggi in plastica sono raccolti in modo differenziato e avviati al riciclaggio: il restante 65% finisce purtroppo in discarica o al recupero energetico. Infine l'82% delle bottiglie d'acqua viaggia sui TIR con conseguente consumo di gasolio ed ulteriore produzione di CO2 e polveri sottili.

Ma perché gli italiani non bevono l'acqua di casa? Generalmente perché si tratta di un'errata percezione che i cittadini hanno nei confronti di una risorsa - l'acqua che esce del nostro rubinetto - che invece è sottoposta a controlli costanti e che spesso deve rispondere a requisiti di qualità più severi rispetto all'acqua imbottigliataInsomma, l'acqua del nostro acquedotto - che proviene da 2 sorgenti, di Ruè e di Isorella - è buona, economica, controllata, non inquina e aiuta l'ambiente.

Da queste premesse nasce il progetto "Casetta dell'Acqua pubblica": un distributore pubblico di acqua filtrata in forma liscia o gassata, refrigerata, dove il cittadino può riempire self - service le proprie bottiglie (di vetro). Il costo sarà anche vantaggioso per le famiglie: si calcola che una famiglia di 4 persone potrà risparmiar, con l'utilizzo della casetta dell'acqua, più di 110,00 euro all'anno! Ma i benefici, oltre che economici, saranno soprattutto ambientali: meno bottiglie di plastica in giro, minori rifiuti nelle discariche, meno TIR sulle nostre strade, meno inquinamento. La realizzazione della "Casetta dell' Acqua pubblica" vuole incentivare il consumo di acqua pubblica e rientra nel più vasto programma avviato dall'Amministrazione comunale per la riduzione della produzione di rifiuti e l'abbattimento dell'emissione dell'anidride carbonica, come previsto dal Patto dei Sindaci a cui Tovo San Giacomo ha aderito.

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