MINI IMU

Come confermato dal Governo in questi giorni, sarà venerdì 24 gennaio il termine ultimo per il pagamento della MINI IMU, relativa agli immobili per cui è stata soppressa, con il DL n. 133 del 30 novembre 2013, la seconda rata IMU per l’anno appena trascorso. 

Il Comune di Tovo San Giacomo aveva deliberato per il 2013 di mantenere le aliquote delle prima casa allo stesso livello del 2012 ovvero allo 0,55%, laddove la normativa statale ha stabilito l’aliquota base dell’imposta pari allo 0,4% per l’abitazione principale e le relative pertinenze (per il 2013, relativamente alle seconde case concesse in comodato gratuito ai figli, invece si era provveduto a diminuire l'aliquota dal 0,94% al 0,84%). L’importo da versare sarà quindi pari al 40% della differenza tra l’imposta calcolata con l’aliquota dello 0,55% e quella calcolata con l’aliquota dello 0,40%. 

Collegandosi al sito web del comune di Tovo San Giacomo nella sezione “Tributi e Tariffe - calcolo IMU”, è possibile trovare, oltre ai regolamenti ed alle informative, un programma di calcolo che effettua il conteggio dell’imposta dovuta (bisogna avere il codice fiscale del proprietario dell'abitazione ed i riferimenti catastali dell'immobile) e consente anche la stampa del modello F24 l'unico strumento da utilizzare per il pagamento dell’imposta presso gli sportelli bancari, gli uffici postali o attraverso l'home banking.

L'introito previsto della MINI IMU è di circa 49.500,00 euro: non si tratta di "soldi in più", ma di soldi previsti a Bilancio 2013 e già impegnati nell'offerta di servizi. Sono i soldi che lo Stato avrebbe dovuto dare ai comuni come compensazione del mancato introito dell'IMU sulla prima casa. Infatti, dal punto di vista politico, è necessario constatare come la promessa di non far pagare l'IMU sulla prima casa fatta dal Governo e da un ampio ventaglio di forze politiche di maggioranza ed ora anche di opposizione, non sia stata affatto mantenuta, facendo tra l'altro nuovamente ricadere gli strali di cittadini sugli amministratori locali che hanno dovuto aumentare l'aliquota IMU (nel 2012 per Tovo) per garantire alcuni servizi fondamentali ai cittadini, messi seriamente a repentaglio dai tagli nei trasferimenti (la spending review funziona benissimo quando si vogliono "colpire" i comuni), e non per "ghiribizzi" degli amministratori. E, dulcis in fundo, dall'IMU sulla seconda casa del 2013 pagata dai tovesi a dicembre, il Governo si è trattenuto circa 230.000,00 euro per il fondo di solidarietà, soldi che dunque non sono entrati nelle casse del comune.

Per la "MINI IMU" ed altre importanti questioni sulla fiscalità locale, i Sindaci italiani con ANCI si mobiliteranno il prossimo mercoledì 29 gennaio con una manifestazione a Roma.

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