LA VISITA A SANT'AGATA D'ESARO

Il saluto fra i sindaci al termine della cerimonia nella sala consiliare
del Municipio di Sant'Agata d'Esaro (CS)
Circa un anno fa vennero in visita a Tovo San Giacomo il sindaco di Sant'Agata d'Esaro Luca Branda accompagnato dal presidente della Consulta dei santagatesi nel mondo il dott. Tullio Laino e dal prof. Gallo. Fu un incontro molto bello perché permise a molti concittadini - e non solo - di origine santagatese di riallacciare i rapporti con la loro terra natale ed a me personalmente di conoscere una realtà fino ad allora sconosciuta.


In occasione della 39a edizione della Sagra della castagna, la più antica sagra della regione Calabria, su invito del Sindaco Luca Branda, ho avuto modo di ricambiare la visita recandomi a Sant'Agato d'Esaro, insieme al consigliere, nonché organizzatore insieme al papà Florindo della "trasferta", Castore Sirimarco.

Sono stati 5 giorni bellissimi, trascorsi a quasi 1100 chilometri di distanza da Tovo, senza che mai mi sia sentito davvero lontano da casa: l'ospitalità e la cortesia di tutti i santagatesi nei miei e nei confronti di tutti i partecipanti alla visita hanno superato ogni aspettativa, già elevata vista la riconosciuta ospitalità calabrese. Fra momenti ufficiali ed altri più rilassati, ho avuto modo di poter apprezzare la bellezza delle persone e dei luoghi, di passeggiare per le belle vie del centro storico di Sant'Agata, di scoprire una comunità operosa oltre che indaffarata ed appassionata nella preparazione della "sua" festa.

La valle del fiume Esaro dalla magurelle
La comunità santagatese di Tovo San Giacomo e dei comuni limitrofi ha portato come ricordo della visita una pianta di ulivo taggiasco che ho avuto l'onore di piantare, insieme a Luca Branda, in una delle zone più belle del paese calabrese, alle "magurelle" un terrazzo che si affaccia su tutta la verde valle del fiume Esaro. Come ho avuto modo di dire durante il ricevimento ufficiale nella Sala consigliare di Sant'Agata d'Esaro è bello pensare che questa pianta possa crescere sana, bella e rigogliosa e dare i suoi succosi e pregiati frutti anche lontano dal terreno da dove è stata estirpata, un ulivo fra gli ulivi, ma sempre con la sua caratteristica di oliva taggiasca che la distinguerà dalle altre piante. Così come lo sono stati i tanti santagatesi che per necessità hanno dovuto lasciare la loro terra e crescere la loro famiglia in luoghi lontani dalla loro casa, contribuendo concretamente allo sviluppo economico e sociale della loro nuova residenza, riuscendo però a mantenere saldi i legami con Sant'Agata.

Ringrazio per questa grande esperienza il sindaco ed amico Luca Branda e con lui tutta l'Amministrazione comunale di Sant'Agata d'Esaro. Un grazie va al dott. Tullio Laino per la sua cortese disponibilità ed amicizia (ed alla moglie anche per i buonissimi fichi con le noci che ho assaggiato nella loro cantina ...), al prof. Domenico "Mimì" Gallo per il suo lavoro intenso ed appassionato tutto indirizzato per riallacciare i legami fra le varie comunità santagatesi sparse per l'Italia ed il mondo. Un grazie va ai cittadini di Sant'Agata d'Esaro per essersi fatti letteralmente in quattro per accoglierci (chi non era ospite di parenti ed amici, ha potuto soggiornare, ospiti dell'amministrazione, in strutture del paese). Grazie di cuore a Gaetano ed Olindo per avermi accolto nelle loro case e fatto sedere intorno ad un tavolo insieme ad amici e famigliari.

Insieme a tanti tovesi, ha partecipato alla visita a Sant'Agata di Esaro anche Renato Gotti, il presidente della nostra Pro Loco, che ha portato in regalo una cesta con prodotti e specialità della nostra terra.

Infine un grazie di cuore va a Florindo Sirimarco, l'ideatore di questa "trasferta" che, per un problema di salute per fortuna brillantemente superato, non ha potuto essere con noi in questo bel viaggio da lui sognato da tantissimi anni: vorrà dire, caro Florindo, che il prossimo viaggio a Sant'Agata d'Esaro dovrà durare il doppio del tempo!

Questa visita a Sant'Agata d'Esaro è un ulteriore, importante tassello nell'amicizia fra le due comunità che, impegno di entrambe le amministrazioni, proseguirà verso un rapporto di fratellanza più stretto e durevole.
(Alessandro Oddo)

Il cesto di prodotti regalatomi dal locale panificio durante al cena di benvenuto
Il belvedere delle "magurelle" dove è stata piantata la pianta di ulivo
dono della comunità santagatese
La consegna a Castore Sirimarco di una pergamena commemorativa

Un momento della posa della pianta d'ulivo
Un altro momento della posa dell'ulivo
La sagra della Castagna

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