PROGETTO SMILE: COMBATTERE I RIFIUTI IN MARE CHE ARRIVANO DALLA TERRAFERMA

Combattere i rifiuti in mare che arrivano dalla terraferma solo con un sorriso non basta, ma il progetto Smile - Strategies for MarIne Litter and Environmental prevention of sea pollution in costal areas (Strategie per i rifiuti galleggianti e la prevenzione ambientale dell'inquinamento marino nelle aree costiere) - presentato ieri pomeriggio nella Sala Consiliare del comune di Pietra Ligure, si propone di migliorare la gestione dei rifiuti fra entroterra e fascia costiera, grazie a un finanziamento di circa 500 mila euro stanziato dall'Unione Europea nell'ambito del programma LIFE+.
 
In Liguria la maggior parte dei rifiuti marini è di origine terrestre ed è dunque necessario portare avanti efficaci politiche di prevenzione, coinvolgendo i territori costieri e quelli dell'entroterra. L'obiettivo del progetto è ideare e sperimentare strumenti pratici ed economicamente sostenibili di prevenzione e di contrasto all'inquinamento marino: intervenire direttamente alla fonte della produzione dei rifiuti, lavorando su tutto il territorio e sensibilizzando sia chi vive affacciato sul mare, sia chi abita in campagna o nei boschi. 

L'area pilota è il bacino del torrente Maremola (46 kmq di superficie sui comuni di Magliolo, Pietra Ligure, Giustenice e Tovo San Giacomo, che insieme nel 2012 hanno prodotto 10.000 tonnellate di rifiuti, con una raccolta differenziata al 57%, contro le 937.000 tonnellate liguri e la differenziata al 32% - dati regionali 2012), su cui verranno svolte diverse azioni: i Comuni - tra cui quello di Tovo San Giacomo - con il supporto della Regione e di Liguria Ricerche coordineranno la gestione del ciclo dei rifiuti nella sua interezza. Arpal e Olpa effettueranno i monitoraggi, la caratterizzazione e studieranno nuovi metodi per catturare e tracciare i rifiuti, mentre Legambiente si farà promotrice della disseminazione e della sensibilizzazione della popolazione, con seminari, camp e azioni dedicate. Fondamentale sarà l'apporto di tutti i cittadini che potranno divenire protagonisti, segnalando con un'apposita applicazione la presenza di eventuali rifiuti abbandonati lungo il torrente e le spiagge. 

Durante la presentazione del progetto è stato ribadito come la scelta del territorio del Maremola, oltre che per le caratteristiche morfologiche, è scaturita anche per il percorso ambientale che le amministrazioni comunali hanno intrapreso negli ultimi anni con l'adozione di precise politiche di gestione dei rifiuti che pongono l'area ad esempio per tutta la Regione Liguria.

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