UNA PIAZZA PER DON PINO: IL DISCORSO DEL SINDACO

Questa sera sono molto emozionato. Mi hanno emozionato tantissimo le parole che ha pronunciato Don Sappa durante la sua omelia, le belle testimonianze di Manuela e di Vincenzo ed il vedere tante persone qui questa sera provenienti non solo da Tovo, ma anche da altre comunità. Saluto pertanto gli amici di Loano, Pietra, Albenga e Toirano che vedo stasera in piazza.
Ringrazio per la partecipazione il Prefetto Vicario di Savona Dott. Ceccarelli, il Presidente della Provincia Angelo Vaccarezza, qui in triplice veste, oltre che di Presidente, anche come di ex Sindaco di Loano nel periodo in cui Don Pino era parroco a Loano e di parrocchiano.
Un ringraziamento va al Sindaco di Loano Luigi Pignocca ed al Sindaco di Magliolo Enrico Lanfranco. Grazie al vice Sindaco Valeriani di Pietra ed al vice Sindaco Paonessa di Calice Ligure. Ringrazio i miei predecessori che hanno accolto il mio invito ad essere qui questa sera e saluto Massimo Boragno, Lino Accame e Lino Folco a cui, permettetelo, va un speciale ringraziamento perché anche in questa occasione, come sempre, mi ha dato il suo personale sostegno e supporto.

Prima di iniziare il discorso vi porgo i saluti da parte delle tre sorelle di Don Pino e dai suoi famigliari che sono qui stasera con noi: sono emozionate e felici per questa giornata e nel vedere tanto affetto intorno al loro amato fratello.

Cari amici,

oggi siamo in questa piazza per ricordare un amico che ha lasciato tracce indelebili nella storia di Tovo San Giacomo: Don Pino Zunino

Don Pino è stato per Tovo San Giacomo una di quelle figure che capitano di rado nelle complesse vicende di un paese piccolo come il nostro, una figura che è riuscita a portare avanti, con coerenza, passione ed amore, sia la cura delle anime sia il senso sociale della comunità; Don Pino, arrivato nel nostro comune nel novembre del 1978, in poco tempo, è diventato un tovese, immedesimandosi con la gente delle parrocchie e con il territorio, diventandone così un profondo interprete ed un intimo conoscitore.

Qualcuno si è domandato perché una piazza per Don Pino. Credo che la presenza oggi di così tante persone, non solo di Tovo, ma provenienti da tanti altri comuni, sia la risposta più naturale. Ma è giusto ricordare l’attività di Don Pino ovvero ciò che di tangibile abbiamo ancora oggi sotto i nostri occhi come le chiese parrocchiali di Tovo e di Bardino Vecchio restaurate e consolidate (nel 1984 la chiesa di San Giacomo Maggiore stava letteralmente sprofondando nel fango e dopo 3 anni di lavori, resi possibili dal vigore di Don Pino e dal coinvolgimento di tutta la comunità, dell'amministrazione comunale di allora, degli artigiani e della aziende del paese dei tanti volontari, venne solennemente riaperta al culto nel maggio del 1987 - accadesse oggi saremmo ancora a seguir messa in un container ... ), come il vicino salone parrocchiale che a fine anni ‘70 era ormai una legnaia e divenne ben presto un luogo di aggregazione per giovani e non solo o come l’impegno profuso per il restauro delle tante chiesette del nostro territorio.

Don Pino Zunino ha fatto crescere la comunità di Tovo San Giacomo coinvolgendo tutti gli abitanti! Due esempi su tutti, anche questi tangibili e concreti: nel 1981 è nato il locale Gruppo Scout che è ancora qui con noi, mentre nel 1983 è nata la Sagra Campestre di Bardino Vecchio e quest’anno ne ricade il trentennale. E non pensiate che siano aspetti secondari: se nel 2012 la parrocchia di San Giovanni Battista ha presentato in comune un progetto di riqualificazione della piazza della Chiesa lo si deve soprattutto all'intuizione di Don Pino che creò dal nulla una festa che dopo trent’anni coinvolge ancora tutti gli abitanti di Bardino Vecchio e richiama visitatori da tutta la provincia!

Ma queste risposte, benché già più che sufficienti, in realtà sono alquanto limitanti: il perché di una piazza intitolata a Don Pino la troviamo all'interno di tutti noi, noi che abbiamo avuto la fortuna di incrociare, nella nostra vita, questo straordinario sacerdote; il suo arrivo a Tovo San Giacomo, nel lontano 1978, ha avuto per la nostra comunità parrocchiale, lo stesso effetto che si prova nelle mattine di primavera quando si spalanca la finestra ed entra nella stanza la luce potente del sole e la fresca brezza mattutina. (Mi piace ricordare quello che un amico di Bardino Nuovo mi ha detto quando abbiamo parlato un mese fa di questa giornata e lui, indicandomi cosa significò l'arrivo a Tovo di Don Pino, mi ha fatto il gesto di una forte scossa!).

Tutti noi abbiamo sentito un rinvigorimento nella fede e nella voglia di essere al servizio degli altri.

Don Pino è stato soprattutto questo, un uomo forte e dolce allo stesso tempo, capace di coinvolgere tutti, anche chi non era credente e questa sua forza derivava dall’essere diventato subito uno di noi, servitore della comunità e per la comunità, con la capacità quasi unica di parlare con le persone, di sensibilizzare gli animi, di risvegliare le coscienze. 

Ognuno di noi ha dei ricordi insieme a lui: la sua voce forte e risoluta, il suo sorriso, il suo carattere sicuramente non facile, le sue braccia pronte ad abbracciarci, gli incoraggiamenti, le lavate di testa, le pacche sulla spalla, le preghiere, le lacrime dell’ultima serata nei campi scout … 

Oggi, 8 giugno 2013, come oltre vent'anni fa, ci ritroviamo a festeggiare tutti insieme un amico ed a ricordarlo con un gesto semplice e di cuore, quello di dedicargli la piazza del nostro paese.

Lo facciamo perché vogliamo che il suo nome rimanga sempre sotto i nostri occhi al fine di ricordarci di come, con tenacia, amore e preghiera, si possa dare tanto per far crescere una comunità vera, solidale ed unita.

Nella cartolina-ricordo di questa giornata che avete trovato all'ingresso della chiesa è stata riportata un bellissima frase pronunciata da Don Pino nel suo discorso di saluto durante la messa nella parrocchia di San Giovanni Battista a Bardino Vecchio. Voglio concludere questo mio discorso con un’altra frase estratta da quella giornata, frase che mi è stata utile anche in questi ultimi tempi e che spero diventi anche per voi un obiettivo a cui tendere come lo è diventato per me: “Cercate di prendere il lato buono di tutte le cose ed ignorate tutto il resto”

Grazie Don Pino!
Alessandro Oddo

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