IL PIANO SANITARIO REGIONALE

Mercoledì scorso si è tenuta a Savona la Conferenza dei Sindaci durante la quale l'Assessore regionale alla Sanità Claudio Montaldo ha illustrato il nuovo Piano Sanitario varato dalla Giunta regionale con la riorganizzazione delle strutture sanitarie e della rete di emergenza. L’Assessore ha elencato i principali punti del piano, dalla trasformazione di alcuni pronto soccorso in punti di primo intervento (come ad Albenga e Cairo Montenotte), alla riduzione di 133 posti letto in provincia di Savona, fino alla creazione di un'unica centrale del 118 per la Liguria. 

Nel descrivere gli indirizzi che caratterizzano il piano che a breve sarà portato in Consiglio regionale, l'Assessore ha sottolineato come la riduzione delle risorse prevista nel Piano sanitario nazionale, accentuata anche dalle recenti manovre di "spendig review", rischia di scardinare lo stesso sistema di assistenza (tra l'altro il riparto delle risorse fra le Regioni per 2012 è ancora bloccato al ministero con conseguenze non indifferenti per la nostra sanità regionale). Nel 2011 grazie ai 76 milioni derivanti dalla vendita di parte del patrimonio immobiliare (manca ancora la definizione del complesso di Quarto) ed ad una poderosa riduzione dei costi (operazione unica in Italia) si è riusciti a stabilizzare il sistema recuperando circa 200 milioni di risorse. Ma la situazione per il 2012 è complessivamente preoccupante non solo in Liguria, ma in tutte le Regioni italiane (esempio del Piemonte e la chiusura di 21 ospedali sul territorio) ed il Piano Sanitario Regionale non poteva non muoversi all'interno di questo grave scenario nazionale. 

Oltre alla riorganizzazione delle strutture ospedaliere, il Piano presenta anche aspetti innovativi come lo sviluppo previsto per i servizi territoriali che prevede il rafforzamento del ruolo del Distretto, a cui viene prevista l’assegnazione di budget definiti sulla base dell'epidemiologia e della demografia del territorio. L'obiettivo da raggiungere, già a partire dal 30 giugno 2013, è avere per ogni Distretto una organizzazione territoriale che lavori H24, anticipando così quanto previsto dal decreto del Ministro Balduzzi. Per raggiungere tale traguardo sarà dunque necessaria un'integrazione delle risorse fra l'ambito sanitario e quello  sociale, anche attraverso azioni innovative da sviluppare insieme ai medici medicina generali. Il Piano Sanitario regionale prevede inoltre lo sviluppo di una nuova tipologia di struttura (SCI - Strutture di Cure Intermedie) non classificate come ospedaliere e destinate ad ospitare pazienti post-acuti in una logica di protezione delle dimissioni.

I tagli hanno interessato principalmente l'area genovese (diminuzione posti letto, unione di specialità fra San Martino, Galliera e Villa Scassi) ed in secondo luogo quella dell'ASL 2 savonese con la riorganizzazione delle strutture ospedaliere. Sempre nella provincia di Savona si è proceduto alla trasformazione dei Pronto soccorso di Albenga e Cairo Montenotte in Punti di primo intervento. La nuova organizzazione provinciale prevede  dunque due poli ospedalieri: quello di Savona e Cairo Montenotte e quello di Pietra Ligure ed Albenga. In particolare a Cairo sarà presente una parte medica ed il day surgery rimanendo dunque un'ospedale in grado di offrire risposte di base alla Val Bormida. Albenga diventerà un ospedale con 2 missioni: da un lato si rafforzerà come centro regionale per recupero delle "fughe" dei pazienti in altre regioni (ortopedia). Già sotto questo aspetto la struttura funziona bene e si pone come obiettivo di convogliare i pazienti liguri ad Albenga. Quello di Pietra Ligure ed Albenga può dunque diventare un forte polo attrattivo per l'attività ortopedica. Il secondo aspetto del "nuovo" ospedale di Albenga è quello di struttura al servizio del territorio con il day surgery e la bassa/media complessità. Su questo aspetto il Sindaco di Albenga ha chiesto di trovare una linea condivisa con i sindaci del territorio albenganese, al fine di riorganizzare la sanità territoriale e garantire prestazioni e servizi di qualità ai nostri cittadini, mantenendo i saldi della manovra invariati. 

Infine il Direttore Generale dell'ASL 2 savonese, Neirotti, anch'egli intervenuto nella Conferenza dei Sindaci, ha sottolineato che il piano di riorganizzazione di agosto, a seguito dei tagli nazionali, è stato tutto attuato e si sta procedendo alla verifica degli effetti delle scelte fatte.

La prossima riunione della Conferenza dei Sindaci si terrà il prossimo 16 novembre a Savona.

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