FARE E NON DISTRUGGERE

In questi giorni i gruppi di minoranza hanno diffuso volantini e manifesti con i quali sottolineano la "stangata" sulle tasse comunali fatta dall'amministrazione comunale di Tovo San Giacomo negli ultimi 3 anni.

Avremmo potuto realizzare un manifesto di risposta con sopra scritto -50% di trasferimenti dallo Stato o +60% di spese nel settore sociale o come i due totali presenti sul manifesto siano riferiti a due fiscalità diverse .... ma abbiamo scelto di non rispondere, semplicemente perché ciò che ne sarebbe scaturito da questo "botta e risposta" non avrebbe portato nulla di concreto alla comunità. 

Oggi un cittadino ci ha domandato: "Ma questo manifesto cosa mi ha detto di più di quanto già sapevo e soprattutto perché non mi dicono cosa avrebbero fatto loro?". 

Scrivere che le tasse locali sono aumentate negli ultimi anni (non solo a Tovo, ma in tutta Italia) è in effetti come scoprire l'acqua calda e soprattutto perde di significato se non si scrive - e di spazio in un manifesto 70x100 ce n'è - una proposta, un qualcosa di concreto ed utile, che ne so: "Noi avremmo fatto così ....". Invece nulla.

Come purtroppo avviene dal 2011 ad oggi, i tre consiglieri di minoranza si limitano a fare il cosiddetto "minimo sindacale" di un gruppo di opposizione.

Nessun intervento di Pier Luigi Cesio, Mattia Cesio e Luca Folco è stato minimamente rilevante nelle grandi ed anche piccole decisioni che hanno interessato Tovo ed i tovesi. 

Troviamo che questo manifesto sia l'ennesima occasione persa per dimostrare di voler costruire qualcosa per la comunità e non solo distruggere. Altri componenti dei due gruppi che si erano presentati alle passate elezioni invece hanno dimostrato con i fatti di voler collaborare, non per l'amministrazione comunale, ma per Tovo, per i tovesi.

In questo manifesto, come in quasi tutti i comportamenti dei tre consiglieri di minoranza in questi tre anni, non abbiamo visto alcun spirito costruttivo, nulla di positivo e di concreto per la comunità

Una cosa è certa: continuando così non si dà un grande aiuto al nostro paese, anzi, emerge sempre più palese una triste concezione che "tanto peggio, tanto meglio". 

Il gruppo "Per un nuovo paese" lavorerà sempre per la crescita della comunità, assumendosi le responsabilità delle scelte fatte e prese, sia di quelle belle, sia di quelle difficili e lo farà perché siamo stati eletti per fare e non per distruggere.

Gruppo "Per Un Nuovo Paese"

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