RICHIESTE DI ANCI AL GOVERNO SULLA FISCALITÀ COMUNALE
Le decisioni che il Governo si appresta ad adottare in materia di imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare devono fondarsi per l’ANCI su alcuni punti fermi:
- Assicurare la totale garanzia della copertura finanziaria delle risorse per i Comuni, garantendo l’invarianza del gettito che in ogni caso non può essere inferiore a quanto deliberato per il 2013. Ciò significa garantire una leva complessiva potenziale relativa al gettito IMU abitazione principale pari a 5,9 miliardi (a valere 2013), in caso di abolizione totale dell’IMU o di 2.590 in caso di eliminazione della sola prima rata.
- Assicurare alla data di entrata in vigore del decreto legge l’erogazione delle risorse finanziarie ai Comuni relative alla prima rata 2013 e assicurare la massima certezza e tempestività nella erogazione delle restanti risorse, a copertura della seconda rata, entro il termine di approvazione dei bilanci o congruo termine sulla base delle aliquote deliberate dai Comuni.
- Assicurare la copertura delle risorse mancanti dal gettito complessivo IMU 2012.
- L’eventuale introduzione di una service tax deve in ogni caso tener conto di criteri di equità, di sostenibilità e di tempi di applicazione compatibili. Per questo appare necessario che l’eventuale adozione della service tax decolli dal 2014.
- Assicurare l’eliminazione di ogni ulteriore taglio alle entrate dei Comuni a partire dal 2014, condizione essenziale per garantire l’erogazione di servizi essenziali e politiche di investimento.
- Procedere sulla strada del federalismo fiscale assicurando ai Comuni autonomia fiscale e tributi propri che consentano risorse aggiuntive rispetto ai trasferimenti erariali.
L’ANCI ritiene inoltre che una corretta politica fiscale debba:
- assicurare che il carico tributario sia distribuito secondo criteri di equità su più categorie di contribuenti, secondo criteri di equità, e consentire ai Comuni autonomia nelle scelte delle modalità e dei criteri applicativi.
- assicurare una revisione dell’imposizione immobiliare che aiuti il mercato immobiliare ad uscire dalla situazione di crisi, con un sistema di agevolazioni per categorie deboli rimesso alla facoltà dei comuni, e che non colpisca settori e categorie produttive oggi in grande difficoltà.
- assicurare l’avvio di un percorso di rilevazione e standardizzazione delle capacità fiscali con l’obiettivo di costruire un sistema perequativo efficiente.
Infine l’ANCI ritiene che debba essere considerata la possibilità che i termini di approvazione del bilancio e di rientro dalle anticipazioni di tesoreria possano andare al di là del 30 settembre.
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