INAUGURAZIONE DELLA VIA DEL FERRO
Questa mattina è stata inaugurata la Via del Ferro, l'antica mulattiera che a metà del '800 era percorsa da carovane che trasportavano il ferro proveniente dall'Isola d'Elba e sbarcato sulle spiagge di Pietra Ligure ed avevano come meta la ferriera di Isallo (comune di Magliolo).
Ad Isallo, frazione del Comune di Magliolo posta nel fondo della valle Maremola, esisteva una Ferriera (stabilimento per la lavorazione del ferro) attiva dal 1730 al 1860 della quale ne rimangono i resti; altre ferriere erano presenti in val Bormida e a Rialto.
Per svolgere la loro attività le ferriere avevano necessità di grandi quantità di acqua, carbone e, naturalmente, di minerale ferroso, per cui molti opifici erano ubicati in prossimità di corsi d'acqua e di boschi.
Il minerale di ferro proveniva via mare, direttamente dall'isola d'Elba fino alla spiaggia di Pietra Ligure, e da qui trasportato a dorso di mulo fino alla ferriera di Isallo, con un percorso, in parte lastricato, che si sviluppava lungo la val Maremola ed attraversava il torrente con ponti in pietra ancora esistenti, toccando Tovo prima di entrare nel territorio di Magliolo fino ad Isallo, dove i mulattieri potevano concedersi un po' di pausa, dopo tre ore circa di cammino, nell'osteria che sorgeva vicino all'impianto. Il medesimo tracciato veniva percorso in senso inverso, portando verso la costa i diversi tipi di manufatti in ferro.
Con la cessazione dell’attività della Ferriera, dovuta alla rivoluzione industriale che ha reso poco concorrenziali i piccoli impianti, anche il tracciato utilizzato per il rifornimento è andato in alcuni tratti scomparendo e in altri è stato utilizzato come accesso ai terreni agricoli del fondo valle.
Il sentiero, abbandonato in parte da molti anni, è stato recuperato grazie all'impegno del CAI di Loano, dei volontari della Pro Loco di Tovo San Giacomo e del lavoro congiunto delle amministrazioni comunali di Magliolo, Pietra Ligure e Tovo San Giacomo.
Questa mattina a percorrere la Via del Ferro c'erano tantissime persone, non solo appassionati della camminata, ma anche tanti concittadini incuriositi dall'idea di recuperare un pezzo della propria tradizione e di riscoprire il territorio.
Un ringraziamento va a tutti i volontari che hanno lavorato alla pulizia dei sentieri (che oggi sono segnati e quindi percorribili), alla Pro Loco che ha preparato anche il punto di ristoro ad Isallo presso la vecchia Locanda da Gin ed al CAI di Loano per l'impegno profuso nel portare avanti questo importante progetto ambientale e culturale.
Infine, un grazie particolare va a Renato Gotti, presidente della rinnovata Pro Loco di Tovo San Giacomo, per la passione con cui porta avanti il suo impegno per l'intera collettività tovese ed a Sergio Bendo per l'entusiasmo ed il consueto, inesauribile lavoro a favore di Tovo!
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