CASA/OFFICINA BERGALLO
Alcuni giorni fa, insieme ad alcuni componenti della Giunta, ho accompagnato l'architetto Anna Ciurlo - Funzionario di Zona del Ministero dei Beni Culturali, Soprintendenza ai Beni Architettonici di Genova ed il Dott. Franco Boggero, Storico dell'Arte, anch'egli del Ministero dei Beni Culturali - Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Genova per un sopralluogo nel cantiere della vecchia casa/officina Bergallo di Bardino Nuovo. Ad accompagnarci c'era anche l'arch. Castore Sirimarco (consigliere comunale con delega alla scuola e sport) che conosce bene questo esempio "più unico che raro" di casa officina avendo redatto la sua tesi di laurea proprio su questo edificio.
Questa visita era finalizzata a verificare lo stato di avanzamento e le modalità di esecuzione dei lavori di restauro della Casa Officina Bergallo, un edificio vincolato nel 2006 dal Ministero dei Beni Culturali (anche dopo la segnalazione nei "Luoghi del Cuore" del FAI edizione 2004).
Tutte le lancette e gli abbellimenti esterni che un tempo caratterizzavano l'edifico e che facevano anche da benvenuto a chi entrava a Bardino Nuovo percorrendo la SP4, sono stati inventariati e fotografati, è stata rilevata la loro posizione in facciata in modo da riposizionarli nell'esatta collocazione iniziale nel momento in cui termineranno gli interventi di restauro.
Il sopralluogo era anche finalizzato a visionare la sottostante officina per studiare le possibili alternative di intervento per la sua conservazione quale esempio di storia della tecnica e dell'artigianato storico e renderla, in futuro, anche visitabile in sinergia con il Museo dell'Orologio da Torre di piazza Folco sempre a Bardino Nuovo. Infatti, prima dell'inizio dei lavori di restauro della casa, gli eredi Bergallo hanno compiuto due azioni: hanno costituito un comodato ventennale dell'officina e di quanto in esso contenuto a favore del Comune di Tovo San Giacomo ed hanno acconsentito, d'intesa con la Soprintendenza Archivistica Regionale, al trasferimento del vasto ed importante archivio di famiglia in un luogo asciutto e riparato per poterlo inventariare e renderlo fruibile.
La visita dell'officina è stata per me un momento davvero emozionante: il posto era fermo alle immagini fissate nelle vecchie fotografie che si possono ammirare all'interno del Museo; tutti gli antichi arnesi erano ancora lì, ricoperti dalla polvere, ma sembravano pronti ad essere nuovamente usati, bramosi di nuove sapienti mani che permettessero loro di ricominciare a lavorare!
(Alessandro Oddo)
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