SUI SERVIZI SOCIALI
Uno dei motivi che ha fatto vincere, senza "se" e senza "ma", alle elezioni comunali dello scorso maggio il gruppo civico Per un nuovo paese è indubbiamente l'articolato e puntuale programma elettorale che i cittadini tovesi hanno votato in quanto concretamente vicino alle loro esigenze. Questo è successo perché, per scelta precisa, si era deciso di "scrivere" questo programma preliminarmente insieme ai tovesi, aprendolo dunque alle loro richieste ed ascoltando i loro bisogni: dunque noi conosciamo bene i nostri cittadini!
Sicuramente c'è qualcuno a Tovo che, per semplice miopia o perché crede che la "polemica" gratuita e sterile sia il modo migliore di lavorare per il bene del proprio paese, accusa l'amministrazione ed in particolare il Sindaco e l'Assessore ai servizi sociali di essere "indifferenti" verso le persone in difficoltà oltre che "latitanti". Bene, queste due accuse, offensive e volgari, lontane anni luce dal nostro modo di lavorare e di fare politica, le respingiamo al mittente. Noi non scenderemo mai al livello al quale alcuni vogliono spostare quello che dovrebbe essere il legittimo confronto ed è per questo che rispondiamo a queste dichiarazioni elencando alcuni atti concreti.
- Il Comune di Tovo San Giacomo manterrà ferme le tariffe dei buoni mensa dell'asilo e delle scuole elementari per i prossimi due anni scolastici;
- il Comune di Tovo San Giacomo garantirà, per l'anno scolastico 2011/2012, il dopo scuola del giovedì, purtroppo non più previsto dal P.O.F. (Piano Offerta Formativa), chiedendo solo una minima compartecipazione da parte delle famiglie degli alunni (20/30 euro al mese a bambino);
- sono iniziati i lavori preparatori per realizzare anche a Tovo un AMBULATORIO INFERMIERISTICO COMUNALE, gestito da infermieri volontari e convenzionato con l'ASL 2, con il quale i cittadini residenti a Tovo (specie i più anziani e con scarsa possibilità di muoversi) potranno evitare le code al CUP, potranno effettuare prelievi, prenotare visite e ritirare i referti: a tal proposito, a fine giugno si è visitato l'ambulatorio di Toirano, accompagnati da alcuni amministratori toiranesi ed anche dal Dott. Quaini (presidente della Comminissione sanità della Regione Liguria). Il Dott. Neirotti, direttore dell'ASL 2 Savonese, è già stato interessato del progetto direttamente dal Sindaco;
- ogni riunione dell'Ambito Territoriale Sociale e del Distretto Sociale è stata seguita attivamente, e non pro-forma, dall'Assessore e vice sindaco Vignati e, come avvenuto lunedì scorso o come al primo incontro post elezioni, anche dal Sindaco;
- il primissimo atto fatto da questa amministrazione, a fine maggio, è stato quello di INFORMARE DIRETTAMENTE, con mailing, tutte le famiglie tovesi con bambini fino ai 3 anni di età, in merito bando del Distretto Sociosanitario sull'accesso alle agevolazioni per la fruizione dei nidi d'infanzia;
- grazie alla collaborazione degli assistenti sociali che continuano a ricevere i cittadini in difficoltà in Comune, è stata risolta una grave questione sociale che vedeva un cittadino italiano privo di qualsiasi documento di riconoscimento: grazie all'interessamento dell'assessore oggi quella persona ha nuovamente la sua carta d'identità. Da precisare che tale situazione era ANNOSA, ma è stata risolta in pochi giorni.
Questo è una parte di quello che è stato fatto in 3 mesi dall'Amministrazione comunale di Tovo San Giacomo sul piano sociale. Poteva essere fatto meglio? Poteva essere fatto di più? Forse sì. Ma sicuramente certe polemiche gratuite e pretestuose soprattutto se supportate da latitanza di idee e proposte, non aiutano a migliorare i servizi e soprattutto lasciano indifferenti i cittadini tovesi!
Molto si dovrà fare in ambito sociale: i continui tagli del governo centrale putroppo si stanno drammaticamente ripercuotendo sulle fasce più deboli e fragili della popolazione ed i comuni devono far fronte a queste urgenze con tempestività ed attenzione, pur nelle ristrettezze economiche e nella scarsità dei mezzi e persone, continuando a collaborare con il Distretto Sociale e chiedendo il sostegno dei cittadini, almeno di quelli che tengono veramente al proprio paese.
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